Visitare i Cotswolds in un giorno: consigli di viaggio

Quando pensiamo ad un tipico e tranquillo villaggio inglese, con le casette meravigliose circondate da roseti ed edera e la possibilità di passeggiare lungo sentieri fangosi dopo la pioggia, probabilmente pensiamo ai Cotswolds, anche se forse in maniera inconscia. Io ne ho da sempre sentito parlare, ma prima di trasferirmi qui in Gran Bretagna non sapevo con certezza di cosa si trattasse e non sapevo che fosse una zona così facilmente raggiungibile da Londra.
Ma andiamo con ordine: che cosa sono esattamente i Cotswolds?
Facile, i Cotswolds fanno parte di quelle che in Inghilterra vengono definite ”Area of Outsdandig Natural Beauty” (“Area di straordinaria bellezza naturale” – e già il nome è una garanzia!) che comprende una catena collinare nella parte centro-sud dell’Inghilterra, delimitate a nord dal fiume Avon, ad est dalla città di Oxford, a ovest da Celtenham e a sud dalla valle del Tamigi. In poche parole non sono altro che una serie di collinette con all’interno tanti paesini così fotogenici e così instagrammabili, da far perdere la testa ai migliaia di turisti (soprattutto asiatici!) che ogni anno decidono di ammirare con i proprio occhi la straordinaria bellezza dei Cotswolds.

Ora, per visitarli come si deve vi avverto subito che un giorno solo non è abbastanza, ma noi avevamo a disposizione questo lasso di tempo e ce lo siamo fatti andare bene. Prima di partire ho cercato di informarmi leggendo alcuni racconti di viaggio e post di travel blog, ho aperto la fidata Lonely Planet (acquistata in occasione di questo viaggio in UK nei dintorni di Londra) e ho cercato di prendere qualche appunto sul mio travel journal. Il tempo però è stato ben poco e abbiamo dovuto organizzare tutto in poche ore, ma è andata bene lo stesso e, seppur non essendo riusciti a visitare tutto ciò che volevamo, questa giornata ai Cotswolds ci ha donato l’occasione di visitare un luogo stupendo e magico che mi è davvero rimasto nel cuore.

Cotswolds in un giorno: dove dormire?

Avendo così poco tempo a disposizione, abbiamo deciso di partire la sera prima e di dormire a Cirecester, al confine sud dei Cotswolds in modo da trovarci già sul posto il mattino seguente. Come detto, la ricerca dell’alloggio è stata anch’essa abbastanza frettolosa, ma siamo rimasti completamente soddisfatti della scelta. Sono anni ormai che viaggio in giro per il mondo affittando stanze o appartamenti su Airbnb e non ho (quasi) mai avuto problemi, anzi. Airbnb ha il vantaggio di essere spesso molto più economico degli hotel e di essere gestito da privati locali che conoscono il luogo che stai visitando e che sanno dunque offrirti un sacco di consigli. Per Cirencester ho prenotato la stanza di Christine, una donna inglese appassionata di arte e di Messico che ha  decorato la sua casa in maniera sublime. Consiglio a tutti il suo appartamento (e la sua compagnia): la stanza è piccolina e il bagno in comune, ma è super pulita e Christine offre anche una ricca e varia colazione, tra yogurt con granola o cereali e frutta fresca, toast e croissant, tre o quattro tipi diversi di marmellate, burro, succo d’arancia e tè o caffè a volontà. Durante la colazione abbiamo chiacchierato di viaggi, di arte e di Downton Abbey…cosa volere di più?
Per una notte abbiamo speso 64 €, 32 € a testa e la stanza offre parcheggio gratuito e colazione, davvero un buon affare considerando i prezzi nelle vicinanze di hotel e altri appartamenti.
Vi ricordo che se non siete iscritti ad Airbnb, potete cliccare su questo link, in modo da ottenere 36 € di sconto sulla prima prenotazione di un alloggio (o 14 € sulla prima esperienza). Non siate diffidenti, Airbnb è una piattaforma ormai super-collaudata che offre alloggi per tutte le tasche in tutto il mondo e un’assistenza che risolverà qualsiasi vostro problema.

Cotswolds in un giorno: il nostro itinerario.

Nei Cotswolds ci sono decine di paesini visitabili e come detto un giorno solo non vi basterà mai per vedere tutto ciò che la regione ha da offrire. Se avete a disposizione una macchina, però, potete prendere spunto dal nostro itinerario fattibile in una giornata senza correre troppo. Per muovervi  invece con i mezzi pubblici ci risentiamo alla fine del post per qualche consiglio e per una serie di link che vi potranno essere utili.

Prima tappa:
Cirencester: siamo arrivati in serata, sotto una pioggerellina che non ci ha permesso di fare molto se non un rapido giro nella zona centrale per cercare un ristorante in cui cenare. Christine ci aveva menzionato Toro Lounge e, arrivati di fronte all’entrata l’atmosfera era così particolare e il luogo così ben decorato che non  abbiamo potuto fare altro che cercare un tavolo e sederci. Si ordina al bar e si aspetta il cibo comodamente seduti: io ho ordinato un burger al pollo e avocado talmente buono che non mangiavo così dagli Stati Uniti e ne sono uscita davvero super-soddisfatta. Siamo anche capitati nella quiz-night e ci siamo divertiti a sentire le domande che venivano poste (io conoscevo si e no 4 risposte sulle decine di domande…meno male che non abbiamo giocato!).
La mattina dopo la pioggia era ancora più battente, dunque abbiamo deciso di saltare la visita alla città e di spostarci alla ricerca di un tempo più clemente. Comunque penso che un paio di ore di visita la città li meriti. Potrete ammirare la St John the Baptist’s Church (aperta dalle 9.30 alle 4 pm) e partecipare ad uno dei tour dal costo di 4 £. Nella chiesa è conservata la famosa Boleyn Cup, una coppa fatta costruire per Anna Bolena nel 1535.
Un altro highlight offerto da Cirencester è il Cirencester Park (aperto dalle 8 am alle 5 pm) dal quale poter ammirare (solo da fuori ahimé, la dimora è privata) la Bathurst Mansion. Io ho visto delle foto meravigliose e me ne sono innamorata, mi è davvero dispiaciuto non riuscire a vederlo.

Seconda tappa:

Bibury: dopo circa 15 minuti di macchina si arriva alla cittadina di Bibury, definita dal poeta William Morris come “il più bel villaggio inglese”. Bibury è la quintessenza dei Cotswolds: piccolo, pieno di cottage meravigliosamente fotogenici, con un ruscello che vi scorre attraverso e qualche minuscolo negozio di souvenir e caffetteria. Arlington Row, la sua strada principale, è sicuramente una delle strade più fotografate d’Inghilterra, e non faccio fatica a vederne la ragione.
Occhio però alle orde di turisti (soprattutto asiatici) che si riversano in massa in questo paesino; noi siamo stati fortunati perché stava finendo di piovere e le strade erano poco popolate, ma qualche pulmino di cinesi c’era comunque e ho visto alcune foto in stagione estiva che mi ha lasciato davvero perplessa. Se vi capita dunque di raggiungere i Cotswolds d’esate e non volete fare 1 ora di fila per una foto, vi conviene andare di prima mattina: meglio perdere un paio di ore di sonno che rimanere bloccati da una folla di turisti!
A Bibury è situata anche la famosa Trout Farm in cui pescare trote o acquistare al celebre trota affumicata del luogo nel piccolo negozio locale.

Terza tappa:
Northleach: dista 14 minuti di macchina da Bibury e la Lonely Planet menzionava il visitor centre dei Cotswolts, l’Escape to the Cotswolds, situato all’interno di una antica prigione. Purtroppo era chiuso per lavori di ristrutturazione, ma ci siamo comunque fermati nella cittadina per ammirare la chiesa di St Peter & St Paul datata attorno al 1350 ma ricostruita durante il 15esimo secolo. Northleach non è molto visitata, dunque può essere una valida alternativa per sfuggire alla folla anche solo per qualche minuto.

Quarta tappa:

Bourton-on-the-water: in 10 minuti di macchina siamo arrivati nel paese soprannominato “la Venezia d’Inghilterra” a causa della presenza di ponti e canali lungo tutta la cittadina. È un po’ più estesa e un po’ più affollata delle precedenti ed è forse uno dei luoghi che più mi è rimasto nel cuore. Qui abbiamo incontrato molti più turisti e abbiamo deciso di fermarci per pranzo. Dopo attente ricerche tra Tripadvisor e Google Maps abbiamo scelto Smiths of Bourton, una tea room davvero incantevole in pieno stile inglese che ci ha permesso di rilassarci per un po’ gustando ottimi piatti. Io ho scelto un burger con cipolle caramellate, mentre il mio fidanzato il Ploughman’s Platter, una sorta di tagliere tipico di formaggi ed affettati con mostarde e frutta di accompagnamento. Dopo una passeggiata tra i canali e i negozietti di souvenir, ci siamo rimessi in macchina per proseguire la nostra giornata.

Quinta tappa:

Lower e Upper Slaughter: in meno di cinque minuti si raggiunge la cittadina di Lower Slaughter che, insieme ad Upper Slaughter costituisce uno dei punti piú celebri dei Cotswolts. A Lower Slaughter troverete non solo Copse Hill Road, la strada piú romantica d’Inghilterra, ma anche l’Olde Mill, un vecchio mulino che ora ospita una caffetteria e un negozio di souvenirs e che rimane uno degli angoli della zona che piú ho amato. La Lonely Planet consiglia di percorrere la passeggiata di un miglio che conduce ad Upper Slaughter, ma per mancanza di tempo noi abbiamo preferito arrivarci in macchina. Una piccola curiositá risiede nel fatto che il termine “slaughter”, che in inglese significa “macello”, non ha (per fortuna) nulla a che fare con i vecchi mattatoi. Deriva invece dall’ inglese antico “sloughtre”, che puó essere tradotto con “luogo fangoso”; a Upper Slaughter potete inoltre trovare Lords of the Manor, un’hotel stupendo situato in una magione datata 17esimo secolo con l’unico ristorante ad una stella Michelin di tutti i Cotswolds. Noi non lo abbiamo provato, ma se siete appassionati di cucina di un certo livello e se siete disposti a spendere un po’ di piú, di sicuro é un’esperienza da non lasciarsi sfuggire.

Sesta tappa:

Snowshill & Snowshill Manor and Garden: in circa una ventina di minuti di macchina, abbiamo poi raggiunto la cittadina di Snowshill, un piccolo gioiello dei Cotswolts che di sicuro vi sembrerá familiare; é proprio qui infatti che sono state girate alcune scene del film “Il Diario di Bridget Jones”, in particolare quelle ambientate a casa dei genitori della protagonista: é qui che viene invitata alla consueta festa di Natale ed é qui che incontra Mark Darcy…pensate che le scene sono state girate durante il mese di giugno con neve finta!

Il paese é davvero molto piccolo ed io, che sono da poco diventata membro del National Trust (qui vi ho spiegato di cosa si tratta e quali sono i vantaggi dell’iscrizione), non potevo lasciarmi sfuggire l’opportunitá di una visita last minute alla Snowshill Manor and Garden, una splendida dimora inglese acquistata nel 1919 dal poeta e architetto Charles Wade, non per viverci, ma per esporre la sua collezione di oggetti e opere d’arte acquisiti nel corso degli anni. É davvero un esempio unico della volontá di un solo uomo di trasmettere ai propri contemporanei (e ai posteri) l’amore e la curiositá nei confronti dell’arte in senso lato, e ogni stanza é rimasta esattamente come l’aveva pensata Wade. All’interno della casa sono conservati gli oggetti piú disparati, da armature samurai, ad un attico colmo di biciclette, e credo che sia un’ottima esperienza anche per i bambini. I giardini, poi, sono davvero stupendi e avrebbero meritato una visita piú approfondito, peccato per il tempo tiranno…se siete interessati, la dimora é aperta tutti i giorni dalle 12 alle 5 pm, mentre i giardini dalle 11 am alle 5 pm (controllate comunque sul sito ufficiale); il costo del biglietto é di 12.20 £, ma se siete National Trust Members potete entrate qui e in oltre 500 attrazioni in Gran Bretagna, Galles e Irlanda del Nord gratis!

Settima tappa:
Broadway: in circa 7 minuti di macchina da Snowshill si raggiunge Broadway, che é stata anche l’ultima tappa della nostra giornata. Broadway é sicuramente piú grande rispetto alla maggior parte degli altri paesi visitati, é ricca di gallerie d’arte, negozi, ristorantini e tearooms, anche se quando ci siamo stati noi era giá tardi ed era tutto chiuso. A circa 1 miglio da qui si trova uno degli edifici piú fotografati dei Cotswolds, la Broadway Tower, una torre gotica risalente al 18esimo secolo dalla quale ammirare una vista incredibile. Ho spulciato parecchie fotografie e mi sarebbe davvero piaciuto visitarla, ma purtroppo in un giorno non si puó fare tutto e ho lasciato questa (e tante altre attivitá) per la prossima volta. La Torre é aperta tutti i giorni dalle 10 am alle 5 pm e l’entrata costa 5 £ (come sempre controllate il sito ufficiale per aggiornamenti).

Per concludere, i Cotswolds rappresentano l’Inghilterra al suo massimo splendore, con campagne dai mille sentieri da percorrere a piedi, dimore storiche e paesini cosí caratteristici e pittoreschi da sembrare usciti da un film (e spesso sono stati davvero impressi su pellicole televisive e cinematografiche). Non a caso la Lonely Planet inserisce questa “Area di Eccezionale Bellezza Naturale” al settimo posto nella classifica di luoghi ed esperienze da non perdere in Inghilterra, e certamente merita una visita ben piú lunga della mia dalla durata di appena 24 ore. Se come me non avete a disposizione piú tempo, sentitevi liberi di prendere ispirazione dalla mia piccola guida, sicuramente non ve ne pentirete e rimarrete affascinati dai Cotswolds cosí come lo sono stata io. Se siete invece piú fortunati, questa zona ha davvero tanto di piú da offire e credo che la si possa esplorare molto bene anche con i mezzi pubblici. Date un’occhiata a questo post del blog Destinazione Irlanda & UK su Cirencester e Bibury e a questo post sui Cotswolds in generale dopo di che…non vi resta che partire!

E voi, avete mai visitato i Cotswolds o vi piacerebbe farlo? Cosa vi piace di piú dell’Inghilterra? Fatemelo sapere nei commenti qui sotto.
Buon viaggio!

26 pensieri su “Visitare i Cotswolds in un giorno: consigli di viaggio

  1. lisatrevaligie ha detto:

    Un itinerario davvero fiabesco, quasi magico. Questi piccoli paesini sembrano usciti da un libro di favole per bambini. Ho fatto vedere le foto alla mia bimba, e non vede l’ora di vedere di persona questa casette simili a quelle dei trolls!

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  2. Sabrina - Chicche di Viaggio ha detto:

    Da tempo sto coltivando il desiderio di organizzare un mini tour nei Cotswolds, mi ero innamorata anni fa di un’immagine di Bibury sbirciata da un viaggio di un’amica. Mi hai aperto gli occhi su molti altri villaggi e sicuramente ritornerò su questi tuoi consigli per organizzare il mio prossimo viaggio in UK! Grazie 😊

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